La propagazione ionosferica di Gennaio

Era la fine di Novembre quando, in occasione dello scorso CQWW CW Contest, avevamo lasciato una situazione tutt’altro che incoraggiante.

Sebbene il mese che volgeva al termine avesse mostrato un’attività tutto sommato accettabile ed in linea con la tendenza (lenta ma persistente) al miglioramento delle condizioni generali, Dicembre ha purtroppo segnato una inattesa battuta d’arresto. Abbiamo addirittura riassaggiato ben 7 giorni di spotless (dal 18 al 24 Dicembre 2010) e ritoccato valori di Flusso Solare al di sotto di 80 sfu, livello che speravamo di mantenere ormai per acquisito.

L’anno 2010 ha tuttavia lasciato un bilancio decisamente più incoraggiante rispetto al precedente, ma di questo riparleremo sicuramente, ed in modo più approfondito, nei prossimi giorni.

Passiamo ora al grafico degli ultimi trenta giorni di SSN e SF che, come di consueto, racconta in modo più dovizioso l’andamento di chiusura dell’anno scorso e questi primi giorni di Gennaio. I dati sono di provenienza SWPC-NOAA:

 

 

L’evidenza della depressione del periodo di spotless è per fortuna seguita da una ripresa del numero di macchie e del Flusso a 2800 MHz abbastanza rapida. Il SF nel giro di 4 giorni è risalito da 80 a poco più di 90, e questo in concomitanza di una superficie globale delle zone perturbate di 350 milionesimi d’emisfero visibile. Insistiamo già da molto sull’impiego di questo parametro, trascurato da tanti, in quanto riesce ad esprimere con maggior efficacia, rispetto al numero di macchie, l’entità delle zone perturbate. Proprio per questo, figura tra gli indici (Area) del pannello Propagazione Ionosferica nel menu laterale di ik8lov’s weblog.

Oggi ad esempio, l’Area globale delle macchie è pari ad 80; valore ben più basso di 130 misurato 24 ore prima ed in caduta libera nelle prossime ore. Non abbiamo infatti da aspettarci molto nell’immediato, almeno finché non ritornano ad essere visibili un po’ di Regioni Attive nascoste. Quello che abbiamo in questi giorni è merito dell’AR1146, unica a non esser ancora declassata a Plage. Tutte le altre, che nell’immagine abbiamo indicato tra parentesi, sono ormai Plage, in uno stato di semi-torpore.

Nonostante ciò, le curve dei livelli di Raggi X registrano piccoli movimenti grazie alla sommatoria delle componenti dell’AR1145, che nelle ultime 48 ore ha registrato attività di classi B2.0, B1.1, B1.0 e dell’AR1146 con un flare di classe B1.4. Poca cosa per quanto ci riguarda. Gli effetti di questo sono apprezzabili soprattutto nei paesi dell’emisfero sud del nostro Pianeta. Intanto questa è la situazione del momento:

 

 

Ultimo breve cenno sui buchi coronali presenti al momento nel Sole. Prendiamo in prestito dal nostro pannellino sulla propagazione l’ultima immagine del Sole: AIA193, presente proprio per evidenziare questo tipo di fenomeni.

Come osserviamo, sono evidenti due buchi coronali, che abbiamo indicato nell’immagine con due cerchietti rossi. Hanno discreta entità e già da domani 14 faranno sentire i propri effetti anche qui da noi.

Dobbiamo dunque attenderci una maggior pressione del vento solare e dei conseguenti effetti che derivano dall’aumento della turbolenza del campo magnetico terrestre. Occhio dunque agli indici A e K dei prossimi giorni.

Propagazione: condizioni e tendenze

Dal quadro globale sin qui delineato abbiamo già intuito che non c’è molto da aspettarci. Infatti le aperture dei giorni scorsi fin sui 10 m diventeranno nei prossimi giorni quasi un ricordo. L’abbassamento momentaneo dei parametri vitali del ciclo comporterà non solo una vistosa contrazione delle finestre d’apertura, ma anche un deciso calo della MUF che ci costringerà soprattutto sui 20 m e, nelle ore di maggior insolazione, un po’ sui 15 m. Le bande basse subiranno, seppur gradatamente, un lieve aumento del rumore di fondo che, almeno per il fine settimana rimarrà a livelli tutto sommato accettabili.

Credits:
Dati Numerici: NOAA/SWPC
Immagini sole: Courtesy of SDO (NASA) and the [AIA, EVE, and/or HMI] consortium.

____________

Glossario:
SSN: SESC Sunspot Number by SWPC-NOAA
SF: Solar Flux a 10.7 cm (rilevato a Penticton)
AR: Active Region – Regioni Attive individuate dal SWPC-NOAA
Area: Area delle macchie in milionesimi della superficie visibile del Sole

Un pensiero su “La propagazione ionosferica di Gennaio

  1. Pingback: Tweets that mention La propagazione ionosferica di Gennaio | IK8LOV's weblog -- Topsy.com

I commenti sono chiusi.