145.800 MHz: frequenza per satelliti o ripetitori?

Mentre Paolo Nespoli, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, conversava ieri con la Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari, c’era chi nel frattempo non ha potuto seguire il collegamento a causa della presenza di altri segnali sulla frequenza di 145.800 MHz: il downlink della ISS.

Non erano di altri satelliti, tanto meno di UFO provenienti da sconosciute galassie, ma i segnali che si imponevano sulla voce dell’Astronauta provenivano da ripetitori VHF, funzionanti sulla medesima frequenza.

Ecco alcuni esempi di ciò che si è detto in giro:

No ARISS for Venice: ISS Downlink intruders in Italy and other European countries [ISS Fan Club]

…It’s a joyful event for Italy and anybody who is interested will be able to participate by simply tuning a portable radio on 145.800 MHz.
Anybody except students who reside in the Venice area.
Why? The explanation is simple, but hard to believe: the Italian Amateur Radio Association (or ARI, Chioggia section) decided to install the IR3UEF repeater right on 145.800 MHz, the worldwide ISS downlink.
Apparently, Italy is not the only country invading the ISS frequencies, but still a good example to start investigating this issue…

Italian amateur radio repeaters disregard IARU bandplan [Forum di qrz.com]

…Some of the Italian repeaters operating in the 2m Amateur Satellite allocation are:

FM repeater IR0CK 145.850MHz
http://tinyurl.com/2ugjbp8

D-Star Repeater IR3UEF 145.800MHz
(the International Space Station frequency)
http://www.jfindu.net/dstarlh.aspx?rptr=IR3UEF

D-Star Repeater IR0CD 145.975MHz
http://www.dstarusers.org/viewrepeater.php?system=IR0CD

Readers concerned about the blatent disregard of IARU bandplans are invited to make the Italian regulator aware of the international interference that repeaters operating in 145.8-146.0MHz cause. Email should be sent to:
it.lazio@sviluppoeconomico.gov.it…

In Italia il Ministero dello Sviluppo Economico regola l’utilizzo dello spettro delle frequenze radio secondo il PIANO NAZIONALE DI RIPARIZIONE DELLE FREQUENZE (PNRF). Nella Tabella B del PNRF viene indicato, ma non esplicitamente dettagliato, l’utilizzo della banda di frequenze 144,000-146,000:

Ergo, il Ministero non avrebbe alcun motivo per negare l’installazione di un qualsiasi sistema previsto dalla normativa, entro la banda assegnata. Per questo i ripetitori sono tutti regolarmente autorizzati.

A chi spetterebbe regolare i tipi di servizi entro la banda assegnata dal Ministero?

La IARUInternational Amateur Radio Union – è una federazione internazionale alla quale aderiscono le associacioni dei radioamatori di quasi tutti i paesi del mondo. Tra le diverse funzioni che svolge vi è anche quello di coordinamento dell’uso delle varie frequenze assegnate ai radioamatori. Per quanto ci riguarda dobbiamo far riferimento al Band Plan della Regione 1, che per la banda 144-146 MHz recita testualmente:

The 2 meter band
This band is heavily used throughout the world for short-range communications including the use of repeaters. It is also used for Earth-Moon-Earth communications. The 2m band is one of the most heavily used for amateur satellite operations, which has an exclusive and globally coordinated sub-band at 145.800-146MHz

L’unica Associazione italiana federata è l’Associazione Radioamatori Italiani (elenco delle associazioni aderenti alla IARU). Sul sito dell’ARI è infatti riportato il Band Plan che ci riguarda (Reg. 1) ed in particolare anche quello relativo alla porzione 144-146 MHz. Le altre Associazioni, in quanto non federate, non hanno vincoli di alcun genere.

Un dialogo difficile

Tra i ripetitori indicati nelle due citazioni alcuni sono gestiti dall’ARI, altri da Associazioni differenti. Per i primi verrebbe da chiedersi come mai, in seno all’unica Associazione italiana aderente alla IARU, si tollerino deroghe al Band Plan già accettato ed adottato. Per i ripetitori gestiti da altre Associazioni verrebbe invece da chiedersi se, pur in mancanza di vincoli ed intese del genere, sia eticamente giustificabile impiegare con estrema libertà qualsiasi frequenza dello spettro a noi assegnato. Non è evidentemente possibile immaginare la gestione delle bande che abbiamo a disposizione secondo un doppio regime, che vincoli qualcuno piuttosto che altri. E allora? Non credo sia difficile intuire una delle possibili ricette. Eventualmente ci si può comunque sempre rivolgere alla trasmissione “La prova del cuoco”, in onda ogni mattina su Rai Uno. Magari hanno proprio loro… la ricetta giusta!

ADDENDUM – 11/1/2011
The Italian Amateur Radio Association shuts down the repeater on 145.800 MHz [ISS Fan Club]

There is update about the IR3UEF repeater operated by the Italian Amateur Radio Association (ARI, Chioggia Section) and interfering with the main ISS Downloank (145.800 MHz).
The Veneto Regional President of ARI Gianluca Gavagnin (IZ3CLG) wrote me to inform that he disposed the shutdown of the VHF port of the IR3UEF repeater. The President would also like to clarify that the repeater was only used for local D-Star tests, that was regularly authorized by all the authorities and that the decision of shutting it down was taken solely in the name of HAM spirit.
Even if the repeater shouldn’t have been set up on 145.800 on the first place I believe that stopping it is a praiseworthy decision that, correcting an unfortunate mistake, honors the people directly involved and also the longstanding tradition of ARI.
Please keep reporting any other undesired activity on the ISS frequencies.

3 pensieri su “145.800 MHz: frequenza per satelliti o ripetitori?

  1. Ciao Max, complimenti per il sito! Davvero ben fatto!!
    Sono certo che saprai riempirlo di contenuti interessanti.

    Non resisto alla tentazione, devo dire la mia su questo argomento.
    Io credo che il rispetto del band plan è uno di quei “gentlemen’s agreement” che OGNI radioamatore dovrebbe rispettare SEMPRE…purtruppo quell’adagio che diceva “il radioamatore è gentiluomo” ultimamente è sempre più mortificato!!
    Verrebbe da dire che “il radioamatore DISCENDEVA da gentiluomini, ma è solo un cafone” a vedere questi esempi…e ce ne sono altri: basti vedere la faccenda delle famose “finestre DX” o “finestre IOTA”.

    Il punto nodale è questo! Il band-plan IARU per me, per te e per tanti altri che credono nel “gentlemen’s agreement” (e nel fatto che PRIMA di essere radioamatori bisogna essere brave persone) è una cosa IMPRESCINDIBILE e FONDAMENTALE…ma come la mettiamo con quelli che rozzamente si lasciano incanalare solo da leggi e leggine?? Come si fa a fronteggiare chi, riparandosi dietro un gretto “non è legge” si vuole dare un tono e vuol far parlare di se??

    E’ possibile far sì che la normativa italiana inglobi le direttive IARU? tutto ciò porrebbe fine ad annose questioni inerenti i ponti, le finestre dx, le dxpedition etc etc etc!!

    Credo che questa sia l’unica via da percorrere, nel frattempo c’è solo da una cosa da fare: non transitare su questi ponti e non collegare chi fa un uso improprio delle frequenze.

    Certo è che ultimamente è di moda additare l’italiano come cattivo radioamatore, si sono lette molte cose fuori posto e tante esagerazioni…numerosi forum hanno trattato questo argomento e su alcuni si leggono ridicoli interventi di OM centroeuropei disturbati dai ripetitori italiani…io mi chiedo come abbiano fatto ad ascoltare i qso locali su un ripetitore posto in italia!! Che super-antenne hanno??
    E’ davvero triste vedere che per colpa di pochi scellerati alla fine tutta la comunità radioamatoriale italiana deve farsi mettere sotto attacco….e questi attacchi arrivano da pulpiti davvero ridicoli ed insignificanti!!
    Perchè dobbiamo farci ridicolizzare da chi sicuramente NON è meglio di noi?

    Scusa lo sfogo, Max…
    73! Buona Radio.
    Davide

  2. Ciao Davide, grazie per i complimenti e il commento!

    Credo che questa situazione sia l’espressione di un’anomalia… tutta italiana. L’unicità delle bande a nostra disposizione “costringe” al dialogo ed al coordinamento chi le “abita”. So che forse hai sorriso alla parola “costringe” perché non dovrebbe neanche esistere nel vocabolario di chi coltiva un interesse incentrato proprio sulla comunicazione e condivisione delle idee.

    Chiaramente non entro nel merito di vicende che non conosco, e neanche tanto mi interessano, ma rifletto sugli effetti che un dialogo difficile e spesso inesistente tra Associazioni, Istituzioni e…semplici persone, può produrre.

    Del resto, come hai ben osservato, viviamo nella quotidianità la prevaricazione dei diritti di ciascuno già accendendo le nostre radio. Quante volte troviamo personaggi che infischiandosi di intese e raccomandazioni fanno QSO in modi e su frequenze inappropriate?
    Quanti altri per uno sciocco sentimento di “narcisismo” radiantisco occupano larghezze di banda assolutamente illegali? …gli esempi sarebbero sempre meno di quello che accendendo direttamente la radio incontriamo noi stessi quotidianamente.

    Evidentemente non ho ricette per questo. Credo bisogni apettare l’arrivo delle nuove generazioni. Resta l’amara constatazione di quello che è davanti ai nostri occhi e la speranza che almeno la manifestazione dell’indignazione nei confronti di certi comportamenti induca a riflettere chi è più sensibile e chi si forma per diventare uomo di domani. Quelli di oggi, spesso e volentieri hanno fallito.

    Concludo con un’ultima nota. E’ vero che fa rabbia vederci derisi e criticati da altri. Questo comporta due tipi di reazioni: sentirci uniti e difendere… chissà poi cosa? Oppure cogliere l’occasione per effettuare un po’ di autocritica, capire gli errori e cercare di rimediare. Spero siano di più quelli di questa seconda “categoria”.

    Saluti cordiali.

    Max – IK8LOV

  3. Nuove frequenze IR3DA e IR3UEF
    Scritto da Maurizio Spanio (IZ3CYW)
    ………….Venerdì 28 Gennaio 2011 00:07 ……….
    Ne ero certo che il disturbo che alcuni sentivano non era provocato da emissioni radio provenienti da IR3UEF o da IR3DA.
    Mi spiego meglio.
    Sono certo che se avessimo lasciato i moduli VHF operativi avremmo potuto disturbare i collegamenti con la stazione spaziale di alcune stazioni Venete.
    Ricevendo però segnalazioni di disturbo anche dopo lo spegnimento, allora i disturbi non sono da cercare nell’etere, ma dentro alcune teste.

    Forse le stesse teste che, restando fuori dalla vita associativa, vogliono pontificare, giudicare e parlare di cose che dichiarano non appartenere a loro.
    La Sezione A.R.I. Di Chioggia-Sottomarina è aperta ai soci che vogliono criticare con spirito costruttivo. Non spenderò tempo per seguire le “isterie” di alcuni locali non soci che non riuscendo a vivere una vita associativa preferiscono rimanere sull’uscio a sparlare.
    Se ritengono di potere contribuire a migliorare il radioantismo Chioggiotto , devono dimostrare di essere uomini pronti al confronto e venire ad iscriversi in Sezione.
    Siamo aperti ogni ultimo venerdì del mese dalle 21.00 alle 22.30 .

    Quindi ecco le nuove frequenze :

    IR3DA 145.6625 Mhz -0.6MHz

    IR3UEF 145.6125 Mhz -0.6 MHz

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